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Opera senza titolo ma di tragica attualità
I
Forse non sai
un innocente sconterà
i loro guai.
Forse non sai
quanto poco
le mie parole
i farabutti impensieriscano,
al loro menefreghismo
si uniscono i pedofili,
gli usurai,
i ladri,
i ricattatori,
i monsignori
quanti insomma intendono
con adeguate azioni
procurarci male:
ogni industriale,
ogni uomo che crede il mondo
sua proprietà
e fa
e briga
e disbriga
e ama
( o lo ritiene )
e piace
e non si da mai pace
sempre per i cazzi suoi ha la testa appesa:
stasera
certamente
potrei proseguire,
prosciugare del computer l’inchiostro,
cercare od escogitare
sillogismi
neologismi
unirmi al coro,
ma a che vale,
mai i loro guai sconteranno,
quel buon diavolo di Dio
dov’è,
non c’è?
ce lo inventarono?
prendi la zappa
spingila nella terra,
ficca profonda la lama nella zolla
sino a crollare
dal lavoro stravolto:
pazienta
paga la rata per il prestito
dello strumento,
la sera
prima di addormentarti
ammira il firmamento,
intanto proseguiranno
quelli nel gioco,
con maggiore gusto
con altrettanto piacere
con voluttà somma,
a loro si uniranno
i cacciatori,
le suore,
gli uomini con le uniformi,
i bugiardi,
i dirigenti,
i vigliacchi,
i traditori,
i lattai,
lista davvero lunga,
ahimè:
tre civette sul comò,
tre gatti nella notte,
tre stelle nel cielo,
tre dita di terra sopra la bara.
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- Una censura accurata, forse un tantino esagerata, ma in parte vera.

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