Quando i miei occhi scivoleranno nel silenzio senza fine,
non voleranno più su quei campi di lavanda in fiore
che vedo unirsi al cielo per colore ed odore,
in una estate matura di Provenza.
Poi, torno ai tuoi quel giorno che sei nato.
Piccole perle nere in cui per prima mi sono riflessa.
Specchio miracoloso per tinta e carne ai miei.
Ed ho pianto.
E in quell’incontro ci siamo riconosciuti ed amati.
E in quell’abbraccio sacro di mistero mi son sentita eterna.