Caro papà, toscano eccentrico,
parlavi fiorentino e romanesco.
Eri un poeta. E che poeta!
Il Rugantino ti accolse tra i migliori.
Vincesti soldi, medaglie e onori.
Ora leggi poesie accanto al Belli
e, insieme, vi fate due risate.
Gesù vi guarda e ride pure Lui
perché nelle poesie più scanzonate
non manca mai l' amore. Caro Papà,
prepara un posticino. Voglio vedere
ancora il tuo sorriso ed ascoltare il canto
del romanesco tuo, bello rotondo.
Ascolta questo piccolo canto
che ti mando, insieme ad una rosa.
Porgila a mamma e dalle un bacio.