Piana di zolle rimosse
talvolta no, solcate
Da ferite, come la faccia di un nero da segni rituali.
Paralleli pensieri spogli.
Alberi in gennaio.
Peli su un petto d'asia al cacciator d'immagini.
E radi come l'intento di chi lascia
un amor malsano.
Dopo forse,
una sedia di paglia
intrecciata a ricordi caldi
come un ventre su cui ha dormito
stanco all'odor di yogurt di bufala e miele.
Afror di corpi orientali al cacciator di immagini.
Bionda seta filata alla sua base.
e gravità del pensiero,
Sorpresa ricorrente al chinar della testa,
odor consueto al calar della luna.
E polvere volatile da caldo secco.