Inutili tante parole,
oggi il vento è sovrano.
Tutti lo odiano, tutti lo temono,
quando c’è lui, verità e menzogna sono tutt’uno.
Ma io non voglio parlare,
solo guardare e non ti sento nemico se,
soffiando ancora più forte, spingi,
con impeto, mai mostrato ad alcuno,
il calore del mio corpo fin sulle sue labbra.
Oggi non vuoi vedere che noi e
con malizia quasi felina scorri dolcemente
nei suoi lunghi capelli; le giri intorno
senza sosta per guardarla più volte
come se temessi di non rivederla mai più,
e, quando privo di forze, ti fermi e
tutto sembra finito, ti rianimi e
con una passione, da te mai provata, la stringi
forte forte per affermare che lei, come te,
siete nati senza padrone.
Poi, come rapito ad ogni altro dovere,
plani sul suo viso e con il garbo e la dolcezza
di due mani ne studi ogni suo lineamento
sentendoti ad ogni contatto sempre più bambino
fino a quando, spinto dalla fame, diffondi
con la tua leggerezza incorporea sul suo seno,
che ti accoglie e ti nutre con amore materno.
Ora sazio, scorri sonnolento tra questi monti sicuri
per poi risvegliarti adulto e con nuovi desideri.
Adesso ti senti Bora e Scirocco e guardi
questo seno con diversa passione;
lo avvolgi soffiando ora forte ora lieve
quasi a voler stimolare in lui le più
corporee passioni animato da un'audacia
che solo chi è amante conosce.
Ti senti amante, ma sei incorporeo e,
solo allora, guardandomi con rabbiosa tristezza,
ricordi di essere solo vento,
il vento dei miei pensieri.