Come sabbia del deserto a te
io porterò le mie parole mute
né volgerò lo sguardo quando
lacrime di rimpianto scoloriranno
il viso e gli anni tuoi,
mentre ai miei passi
insegnerò più trasparenti aurore.
Non volgevi lo sguardo tu quando l'urlo
delle percosse mie viscere
riempiva crepe da te scavate
e dalla tua indifferenza
nelle pieghe della pelle mia!
Inumidivi forse le mie labbra
quando l'avidità del tuo pozzo
prosciugava il mio torrente in piena?
Pozzo senz'acqua dove si perdeva
l'eco e i miei domani.
Ricordi? Bambina era ancora la speranza
quando, secca come grano mietuto,
la tua solitudine e tutto il corpo tuo
di me si saziava.
Ora scaverò nuove sorgenti e nuovi giorni.
Non ti farò del male.
Soltanto non piangerò.
Niente può fermare un fiume
stanco del suo letto.