Vecchia piazza, ti ricordi di me?!
Le mie suole consumate
a bere alla fontana,
le madri urlanti per i figli che,
come me,
lasciavano solchi nei tuoi stanchi fianchi.
Mi hai visto nascere,
mi hai visto crescere e scambiare i primi baci
tra paura ed incertezza:
m’hai fatto uomo piazza mia.
Ogni tanto calpesto ancora il vecchio angolo,
ritrovo di gente ormai vissuta
ch’io guardavo con invidia malcelata,
tanto che a volte me ne andavo maledicendo
di non esser più grande e poter carpire
i segreti a me ancor nascosti...
E tu vegli ancora sui miei figli
che ora vedo nell’angolo segreto parlare piano
perché io non senta ciò che dicano
, e mi guardano...
Amica mia,
veglia su di loro
che cercan la strada della vita:
forse un giorno capirai quel che ti sto dicendo,
o forse lo sai già, chissà...
Intanto continuo a camminare,
volgendo a volte lo sguardo nell’angolo a me caro,
e sento nell’aria le vecchie risa,
amici di un tempo che non tornerà più