Era una sera limpida e pacata
Dipinta a mano di fiori e fantasia
Un giorno appena l’aveva anticipata
Un giorno bello per stare in compagnia.
Era l’estate che nasceva intorno
Lampi di luce scendevano dal cielo
Abbandonata dal luccicar del giorno
Assaporavo il gocciolio del gelo.
Attorcigliati in tenera follia
Finivano gli amori addormentati
Appiccicati tra anima e poesia
Soltanto il tempo li avrebbe separati
Diceva, la mia mente:
io anelo il tuo sorriso
L’altro per me non conta niente
Non lascia tracce scavate sul mio viso
Ma l’altra vita che appena t’ha sfiorato
Ha sparso i fiori lasciati sulla strada
Ha reso il cielo più cupo e più velato
E s’è dipinta colore della giada.
È senza nome è inutile follia,
Non farti prendere dal vento d’avventura
Non puoi distruggere la vita ch’era mia
Non puoi costringermi a viver di paura