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una nostra disavventura

Il risveglio
momento più importante
dicono,
dormire fa bene dicono
e addormentarsi in modo corretto
riduce stress anche ai senza tetto.
Ma come possiamo fare
ora che tolgono anche il mare
in questo perpetuare di onde,
di suoni striduli, aciduli,
a basi chimiche,
rifiuti sgradevoli,
deboli messaggi,
politici accatoni di linguaggi,
profeti in una patria spersa, depressa
stanca della monotonia di un’isola,
penisola
ora distaccata e persa,
come la strofa che non entra in testa,
ora mi maledico sono sincero e dico….
Vita dimmi tu che senso ha
scontrarsi con questa civiltà
non buona,
ipocrita, sgradevole,
accattivante puttana
troppo cara ma che si può pagare
chi per come noi ha ancora tanto da sognare.
Chi non paga avanza
chi paga è la risonanza di un incubo
che inveisce forte,
contro chi la vita non la sa punire e incalza
il ritmo ormai stonato, amato,
di quelli che la musica hanno rovinato,
chi improvvisa osa e non disturba
chi non ha talento avanza e turba.
Stanco di osare
stanco di aspettare,
urlo poi ascolto, mi volto e dico…..
Vita dimmi tu che senso ha
godersi questa assurda libertà
contorta, compromessa
dall’alto in questa ressa,
voglio uno, con cui confrontarmi
non servon mille
con tutte quelle armi,
di testa ci gioco
poi faccio poco,
perché del nulla non ho paura
solo la disavventura,
è l’incubo mio preferito

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3 commenti:

  • Anonimo il 01/06/2011 19:36
    Lunga
  • Ada FIRINO il 08/04/2008 00:24
    Bellissimo quadro di questa nostra realtà! Bravo!

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