Nuvole grigie,
appese,
nella nera Volta,
trascinate
da folate di vento,
spaccano il cuore,
oscurano la mente.
Con i pensieri
ne buco il volo,
cavalcando
scariche livide.
Fantasma,
svuotato,
aspetto la pioggia,
per non piangere da solo.
Le mani,
gelide,
scavano la mia storia.
Solo ombre nella memoria.
La mia dimora
è la disperazione,
la mia compagna
è polvere bianca.
Gli amici,
l'attimo d'estasi,
la paura.
Il mio destino
in bilico,
tra il peso del vivere
e il timore di una overdose.
Sento il tonfo del fondo.
Risorgerò!
Come il sole.
Che dalla nera notte
rialza la testa.
Avrò io pure
un nuovo giorno,
una lucente alba
che partorisca
nuovo coraggio.
E allora,
forse,
lenirà il dolore
nel ricordare.
Sarà
meno arduo
ricominciare.
... dedicata ad un carissimo amico...