Ho varcato il cancello
sotto il cavalcavia dell'autostrada
che porta verso il mare.
All'imbrunire,
in un giorno d'inverno.
La luce fioca delle candele,
delle vecchie lampade a petrolio,
flash irreali
sui vetri appannati.
Vecchi,
nel cuore e nella postura,
fissavano la mia ombra,
con occhi sgranati,
assetati di speranza.
Bambini,
accovacciati,
attorno ad un contenitore
di latta,
dalle braci scoppiettanti,
intenti a cacciare
dalle ossa,
il gelo
di un giorno di questua.
Fanciulle,
appesantivano
l'adolescente viso,
con fard e rimmel
onde apparire donne.
Vecchie megere,
riflesse,
in pezzi di vetro
dipinti sul retro,
a braccia conserte,
attente,
ancelle di perdizione.
E poi,
in attesa,
che la notte passi.
Dietro i vetri appannati
nel campo nomadi
sotto il cavalcavia dell'autostrada
che porta verso il mare.
... ispirata da un testo dell'autore Duccio Monfardini.