In questo mattino,
aspro e luminante,
m'avvolgo d'odori di lindo e caffè,
purificandomi così dagli efluvi maligni
dei fantasmi notturni.
Il corpo mio,
ora fresco e ruminante,
s'appresta ad affrontare
l'inevitabile giorno
con il candore nitido
di una prima volta.
Ed è rinascere, ancora.
Inizio l'ordinario avvento
col consueto piglio,
certo poi che sta sera,
all'inverosimile imbrunire,
tutto si compia,
come ogni volta:
muoio e rinasco.