Ti stringevo a me,
oh Dio, se ti stringevo
ubriaca mi perdevo
nelle messi di giugno,
tra distese di pampani in ottobre.
Più ti stringevo più ti allontanavi
lasciandomi sempre più sola.
Ti stringo ancora,
oh sì, ancora stringo
quello che di te è rimasto
polvere, profumo, profili di noi
nelle piovigginose ore di novembre,
tra le fredde coltri di gennaio.
Ma dimmi, amore mio,
cosa stringerò
quando l’ultima alba
spalancherà il suo vuoto di te
sopra di me?