Piccola creatura del mio grembo
fatta di carne e sangue
concepita con l’amore
e i miei più bei sogni
natta tramite il mio immenso dolore
delicata e fragile
bella e meravigliosa
sino a lasciarmi senza respiro
Ti prendo tra le mani
E quel instante mi fa capire
che dagli dei
siamo cosi simili e diversi
perché l’inno del immortalità
canta il tuo respiro
perché sento
che non appartengo più a me stessa
ma a quella creatura indifesa
per te
luce dei miei occhi
per difenderti
mi metterei alla croce…