Il vetro appannato dell'auto.
In questa notte di specchi.
Muti riflessi di un'anima che soffoca.
Disegno scritte con un dito, sordo il mondo oltre il vetro.
Colano e si sciolgono in fretta
lasciando segni deboli della loro breve esistenza.
Non sento niente.
Gesti che muoiono all'istante
lasciando solo la scia nell'aria che muovono.
Dolore denso come il miele.
Movimenti rallentati in un barattolo di suoni ovattati.
Anestetizzata.
I sentimenti mi scivolano addosso
come i rigagnoli delle scritte sciolte sul vetro.
Mi muoiono dentro in un doloroso aborto.
E gli occhi
si chiudono cercando nuove dimensioni in cui rinascere.