Cos'era
che quella musica nostra
agitava in petto?
Il tuo esotico ballo
e le tue gambe
giovani e forti
le braccia levate in alto
i polsi roteavi con arabica grazia
ora seria or di riso piena la bocca
sfilavi
e il bacino in onde cadenzavi
non eri volgare nè leziosa
ma vigorosa e precisa
sopratutto bella.
Perchè quella musica ancor forza
verso il profondo pozzo
di pianto già colmo
e al suo opposto
in una terribile tensione
che mai risolve?
Perchè rabbrividisco a queste note
mentre vivida ti ricordo ballare?
Balla
balla ancor per me
non ti fermare
io vivo sul solco che le note han tagliato su di me
in un morbido passaggio
del tuo sinuoso abbraccio
che mai volesti
con amor donarmi
e di ciò
io
sempre piango.