E proprio lì, nella mia stanza,
dove tutto il giorno mi ero abbandonata
alla calma che segue il nevicare;
Proprio lì,
che tutto il giorno ho ascoltato il sonnifero danzare
del cristallo del fiocco...
Ecco, lì...
Un altro rumore di cristallo mi ha afferrata,
con violenza!
CRASH!
Trin tintin tin...
Tintin...
tin...
Come un vaso che irrompe nella notte
cadendo, col suo fragore:
e non solo suono,
ma completa visione.
Così la mia mente si è risvegliata dal torpore...
Solo dopo mi accorsi che nulla
era realmente accaduto.
Nessun vaso frantumato.
Quell'immagine, quel suono...
Nient'altro che la mia mente in frantumi
che ha dato una percezione distorta.
Una cosa è certa: lo spavento;
L'improvvisa ricaduta nella realtà.
Adesso tutto è chiaro,
tutto ciò che si era rintanato meschino
tra il silenzio d'ovatta.
Eccolo lì,
scoperchiato.
“Buongiorno... Ben tornata.”.