Coccolo con garbo i miei sogni,
delicatamente li poggio
sulle piume di bianchi gabbiani,
con loro, provo a volteggiare,
mi lascio portare in alto.
e per un po’ resisto…
ma inutili voli, sono i miei,
senza ali non si sta lassù,
e puntualmente scendo in picchiata;
l’impatto è forte
e il cuore duole…
mi ritrovo a terra
a contar granelli di sabbia
che scivolano via
fra le dita di queste mani gelide
senza più il tuo volto da accarezzare