Si distende il mare negli anfratti delle grotte,
stridono gabbiani, naufraghi tra oscurate acque,
il cuore in tempesta ammaina le vele
lasciandosi andare alla deriva dei giorni.
I marosi che si infrangono nelle grotte naturali nascondono un mare scuro e burrascoso in maggior misura: un immagine decisa dell’animo angosciato del poeta, frastornato dal passato e in cerca di nuove emozioni per inabissare tutto quanto è ormai avvenuto. Buona la cadenza, attraente la compattezza espressiva di così pochi versi.
Una poesia breve ma intensa: mi ha colpito il contrasto tra l'estensione infinita del mare e le sofferenze di chi, limitato nel proprio dolore, vuole solo lasciarsi andare. Brava!!
e il naufragar mi è dolce in questo mare...
hai reso l'idea di un lasciarsi andare alla deriva quando non ce la facciamo più ad andare avanti. Complimenti
I sogni ci animano e ci spingono in alto mare, ma a volte fino al centro di una tempesta... che sia il prezzo che dobbiamo pagare? Bella ed acuta la tua Brava, un bacio