Come vile metallo
l'oro è pensato
dagli incapaci
d'osservare i segni
che manifesta
con cura
nei fiori, uccelli
nel frutto succoso
e umana arte
Chi lo cerca
e lo trova
è l'operosa formica
che 100 volte
il suo peso solleva
chi non l'avverte
han l'ossa di piombo
e credesi immensi
Il lor peso
di frequente schiaccia
l'operosa sgobbona
giammai la lor conquista
che altra subito ricoglie
Par vano il destin d'esse
a considerar caducità e pena
ma la caàba attende
il lucor dell'impresa
che di bianco accenda
la nera pietra.