Si corre sul selciato anonimo
con il volto compresso in una smorfia di dolore
e lo sguardo vitreo
perduto nel nulla,
s’innalzano muri di silenzio
tra chi non ha il coraggio
di fermarsi un attimo
e ascoltare
al di là del vuoto caotico
la voce del cuore.
Cosa celate dietro la maschera
senza volto?
Gridano al vento
le tante morti bianche
prive in vita di sicurezza nel lavoro,
sarebbero bastate poche briciole di moneta
per arrestare la spirale dell’oblio.
Cosa celate dietro la maschera
senza volto?
Forse il nulla?
E rimbomba nell’aria come un’eco
l’urlo di tante giovani vite
trafitte senza pietà
da crudeli ombre omicide.
Solleviamoci dal torpore
dalla rabbia che non ha voce,
e strappiamo le maschere senza volto
colorando la dignità dell’uomo,
perché non sia più solo a piangere nella notte
e a lottare contro l’egoismo della prepotenza,
affinché ci spossa fermare lungo la strada
e donarci un sorriso
abbattendo gli steccati del nulla.
Uno strano corteo si avvia senza parole
e si arresta nella piazza,
sui cartelloni
sulle lenzuola
nessuno slogan
ma una sola parola:
“RISPETTO”.