cadono sempre sul momento le ali dei mulini
in questa parte di tempo flagellato
dal fumo della mia fisionomia
che torna indietro a proposito di niente
mentre ti guardo fra le dita di una mano
dal palmo arrogante senza storia.
sopra ogni cosa succhi spenti
nelle discromie di giarrettiere al quarzo
trafugate nella cassa del Longines.
mi lavo il desiderio in una riga di parole
e nelle voci di cui il silenzio è pieno.