"Vorrei ascoltar il canto d'un usignolo
Senza che alcun l'interrompa
Nella sua melodica felicità.
D'un bimbo, ora,
Vorrei rubar la spensieratezza
E giocar con la sua mente
Tarlata d'ingenuità
E ricca di fiori, donatagli dal vento.
Vorrei dalla mia vita
Un rogo ai ricordi,
In modo che il mio cuore
Taccia coi suoi lamenti,
Assopendosi sul vellutato
Bacio d'un sogno,
O s'una zattera
Stracolma d'orchidee,
Che lo portino là dove
La realtà non ha dimora
E dove l'amore non è pura follia."