Se vedo il mare in tempesta,
so che il vento aleggia possente e volitivo,
e s'infrangon le onde spumeggianti,
su falesie aduste e inesplorate.
Se vedo l'aquila maestosa volteggiare,
so che regna sovrana su cime sperdute,
e da lassù a viglilar scaltra,
sfoggia l'acuta vista e il forte artiglio.
Rocce a strapiombo sul mare,
accolgon l'eterna danza dell'acqua,
che fragili conchiglie di madreperla,
largisce perenne a fulvi arenili;
gabbiani reali lascian la costa,
e seguono in volo navi distanti...
... là dove il mare è grande e libero.
Se mi adagio sullo scoglio,
figlio del mare e di fiabesche sirene,
so di non poter volare
nella natura perfetta ed immensa,
è certa la mia fragilità,
solo d'amare potrò sperare.