Cominciava lungo la strada in compagnia di quelle mura,
testimoni di molti ricordi e forse anche del tuo.
Ti era caro il pensiero di sorprenderlo con il nuovo giornaliero,
il piacere dei fiumi di parole che accendevano i sensi.
Ti era caro il pensiero di abituarla con fiori dai colori del momento,
il piacere di arginare i fiumi per giungere dolcemente al bivio.
Ti era caro il desiderio di provocarlo con venti di guerra,
la soddisfazione della chiamata alle armi che precede la pace.
Ti era caro il desiderio di resisterle con indifferenza diplomatica,
la soddisfazione di non essere arruolato e fare la pace.
Ti era cara l'euforia di descriverlo con pastelli tenui,
la malizia negli occhi che faceva nascere invidia.
Ti era cara l’euforia di mostrarla in foto,
la malizia del tutto assente nelle affermazioni d’invidia.
Ti era cara l’ora di chiamarlo con l’emozione della prima volta,
l’eccitazione dell’incontro preludio dolce all’unione.
Ti era cara l’ora di vederla nella bellezza di sempre,
l’eccitazione di respirare di nuovo insieme.
Mi eri cara, ti ero caro e forse stiamo ancora aspettando.
con affetto a M. V.