All’ombra dell’Albero
-incostante ballerina-
affido il mio riposo
e la mia corsa…
Sento il profumo del mondo
circondarmi d’estasi,
mi alzo e guardo il risultato
-boriosa effervescenza-
della vita che esplode…
Frutti che appesantiscono rami
- forti braccia-
rosseggiano polposi al sole….
Regnano insieme al loro grande Padre
sugli esili fili d’erba
che lo circondano…
Atavico richiamo
-dall’angolo sperduto-
che dentro mi scava un fosso profondo,
per arrivare al giusto orlo
e fondo,
dove la lentezza dell’apertura dei petali
si realizza,
dove il margine del mio confine
supera sé stesso…
Indecisa, ma curiosa
attratta da un profumo irresistibile
cedo…
Colgo un frutto che muore tra le mie labbra
e lascio al ramo un altro posto
perché col vento s’innamori ancora…
Spero così di dare un nome al desiderio,
e che ami me
-sua nuova essenza-
quel frutto dolce
e per amore
colto…