In questo sciocco mondo del rumore
è scossa ognor la tormentata mente,
mi tuffo in quest’angolo di cuore
e vago allor nel mio pensier silente.
Chi cerca di apparir, chi si nasconde
calando mascherine in volto e senza
veder l’inutil suo esser dietro l’ombre,
la vanità sua e della sua semenza.
Di vita noi ridicoli burattini
a un cappio sciolto appesi, facciamo
rider sì, ma ridere noi stessi più sappiam.
E il carnevale non finisce mai.