... Adesso che sei andato via
E le fessure di cemento
Rigurgitano pioggia
Grigia e paludosa
Come il liquefarsi.. il dissolversi
Della tua figura,
Mai davvero delineata,
Mai davvero toccata..
Solo amata.. inseguita
E mai davvero raggiunta..
.. La linea nera
Che avevi tracciato
Come inchiostro indelebile,
Senza avvertimento,
Senza saluti,
Senza avvisi..
Nessuna possibilità ,
Come il tuo manifesto a morto
Improvvisamente sbattuto in faccia,
Il tuo nome a caratteri cubitali,
Nome a fare da pubblicità
Alla Tua sconosciuta esistenza!
... E non ci credi che sia quel nome...
... E a te importava davvero qualcosa…
E senti il buio bussare alla tua porta
E l’eco dei passi inciampati in un pigiama...
Sei.. finito.. ora…
Perché l’hai fatto?
Potevi essere meno egoista...
Scusami... Perdonami...
L’acqua doveva fare il viaggio
Difficile e tortuoso
E togliere spine dagli occhi
E aprire armadi pieni di scheletri
E dare un senso alle orme..
Ti cercherò..
Forse non ti ritroverò mai..
O forse sei dietro di me
Ed io non riesco ancora a girare la faccia…
(A Luca)