Fronte di cera
in attesa a ravvivarsi
a lieve bacio
e con due occhietti furbi
solleticati da ali di farfala
in estasi al primo esplodere
di primavera
e separati da un nasino
alla Francese
presentuoso al cielo
a dire... quel blù
è rfilfesso nei miei
due laghetti di mistero
sopra un bocciolo
con un petalo in accento
a spronare un sorriso
birichino
e di tanto in tanto
celato in movenze
da una chioma
damascata
che poneva l'enigma
di un età acerba
che in recita
incendiava impeti adulti
Mentre assemblavo
il puzzle del ritratto
spezzò l'incanto
un cameriere burbero
per mettermi al dilemma
.. un altra costosa bottiglia
o alzare i tacchi
a cedere la compagnia
di quell'incanto
a un petulante cliente
abituè del night
Capii che la poesia
è paglia al fuoco per i vivi
quanto mai inutile per l'inferno
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Da:Vetriolo
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