Come un fiore del suo stelo,
di rugiada l’arsa zolla,
come il buio di una stella
che ci guidi nella notte,
come un frutto del suo sole,
come vela del suo vento,
come il pianto d’un bambino
di una voce amica e dolce,
così l’anima mia stanca
di te ha bisogno, pace.
Vieni!
... un crescendo di emozioni. Davvero brava a non scadere mai nella retorica e nell'ovvio. Non é facile soprattutto quando si parla di argomenti come questo.
Si respira davvero la pace nei tuoi versi, Ada. Tutta la composizione tende verso quell'invocazione finale: Vieni!, che lascia dentro una forte speranza che finalmente possa arrivare un giorno in cui la nostra anima potrà finalmente liberarsi dai tormenti e dagli affanni quotidiani.
Mi piace molto. Bravissima!
Elisa, nel leggerti, ho provato... piacere e... dispiacere! Piacere nel sentire che la poesia ti è stata gradita... dispiacere per ciò che dici. Spero che tu, anche nel caos gionaliero, trovi pace in te stessa. Grazie.
Verrà e ci renderà felici... l'aspettano tutte le anime prese dalla vita e chiamate ad affrontare il quotidiano a volte assai doloroso... Ada le tue parole molto spirituali uno, due, tre :bacio:
Giacomo, sto imparando a curare anche il mio animo dalle angosce cui la vita ci sottopone, ed il pensiero della nostra "non eternità" mi aiuta molto. Il pensiero che il dolore non è eterno, e se ne andrà con noi. Bella flosofia! Però mi aiuta a soffrire meno, cioè a non disperarmi troppo! Grazie per le tue belle parole.
Versi che mi sono venuti spontanei, scritti di getto, in un momento in cui l'animo era tormentato da profonde pene. Grazie ai due Vincenzo e a Maurizio per la vostra "solidarietà". Un :bacio: grande
delicata emozione spumeggia sull'onda alla ricerca della terra, li arrivata la feconda con la dolcezza di un bimbo che pronuncia i primi suoni. Questa è l'immagine che mi trasmette qusta tua poesia. Mi piace tanto.
Michelangelo