All'ingresso
uno zerbino
un gatto nero morto
poi le case poste
in geometria di delirio
Il lungo viale
una fila di imbuti
e ai lati rigagnoli
di vino con mosche
intrappolate
Il freddo così pungente
che appallottava i passeri
su davanzali dove nessuno
affaccio l'occhio vide
e immaginò
Nel battere i denti
lasciai un pensiero
che non mi sarei mai più
ripreso indietro
... anche all'inferno
c'è crisi energetica
---------------------------
Da:Vetriolo
www. santhers. com