Parlate sottovoce dentro le vesti nere
l’ora dei lamenti è ancora lontana
il destino compone i suoi quadri
mentre un canto si leva dalle strade
deserte e rimbalza in cielo
Lisbona piange la sua libertà
ancora troppo lontana, i suoi
poeti in esilio oltre l’oceano
L’anima del popolo vibra
con le prime ombre della sera
Il Fado s’allarga per le vie scoscese
imprigiona l’anima ed ognuno si ferma
Scoprite le vostre vesti che il nero
accolga ed apra la strada al cuore
Lisbona s’accende e trema di luce
Sulla collina si governa e si fa festa
nelle ville imbiancate riflette la luna
domani l’anima tornerà deserta
ché la speranza è merce del destino
solo la morte ne conosce il segno
ma ora è notte nelle taverne del porto,
la collina appare lontana nel riflesso
d’un gioco di luci, il dolore è nero
come il vestito di Amalia che canta
e lenisce il dolore della sua gente
Lisbona risorge e nell’aria si leva
Il Fado della speranza e del destino