Il tuo stratosferico Corpo
Accenderà le costellazioni del mio cielo
Passeggeremo nel candito Cigno
Mangiando i frutti del suo canto
Berremo l’acqua nel boccale
dei pesci rossi
Nell’Acquario imprigioneremo
Le nostre salive in bacio
Correremo con i cani di Orione
Nei boschetti sacri di Diana
E nella schiuma di Venere
Ci Ameremo
Poi verrà la Bilancia
Il tempo dei conti
Tutto il peso del mio corpo Amore
Sarà troppo leggero
Rispetto all’unghia strappata dal tuo alluce..
Tornerò sconfitto nella mia natura di Scorpione
Esplodendo il dolore nella bocca della notte
Vergine Dea
Sarebbe bastata spontaneità
Dolcezza ed impeto
a fasi alterne
Si respingono