All’alba bruciano dentro.
Nascono avvolgendo, quelle due perle oramai luccicanti,
all’esplodere, roventi percorrono il mio viso.
Interrottamente scivolano, e come il dolore
mi feriscono, come quella morsa che al giusto tempo
mi soffoca e mi rende inerme.
Mi accorgo dell’inutilità della vita,
di quanto tutto significhi e non significhi nulla,
di quanta superficialità e indifferenza
siamo fatti noi esseri meschini. Di quanta crudeltà e
ingiustizia avvolgano l’esistenza di ogni umano.
Se non esistesse il dolore, saremmo creature migliori?
Saremmo capaci di trovare, del tutto, noi stessi?
Domande che, insieme ad altre, affliggono le mie giornate.
Alla sera, nuovamente, bussano al mio animo
E mi costringono a farle uscire. Questo è l’inizio e la fine ….
sempre lacrime, sempre lacrime.