Agitavo i rivoltosi sguardi
sui tuoi occhi, caduchi
rettilinei, avvolti dal dubbio
dei passi tuoi, lenti, distratti.
L'arcano mi sveli,
Carmen di Bizet,
madrigale onnisciente,
Tzigana danzatrice
fulminea, rugiadosa!
Io, ermellino davinciano!
Moi, maudit iconoclaste!
Io, idiota dostoevskijano!
Approdo or sulla Terra,
già coltello affilato,
lama tagliente
mi sminuzza, m'attenta:
è il tuo sguardo d'assenzio,
Carmen di Bizet!
Mi droghi d'incanto,
coi tuoi morsi mi sfianchi
soavemente, in silenzio!