Se ti rincontrerò e sarai
una terrificante vecchia,
dall'occhio opaco
e il dente traballante.
Se ci sarò e saremo,
da quì tra quarant'anni,
due antiche tartarughe
dal cuore inaridito.
Riconoscerò le rughe
della tua pelle gialla,
e il tuo viso che è il mio,
di eterni amanti divisi.
Rivedrò quel corpo adorato,
i penduli e inutili seni,
sull'epa debordante,
e le idropiche gambe.
Con i capelli imbiancati
ed il bel viso crollato,
dove il trucco sarà
maschera di carnevale.
Ebbene io so già che
un anno o dieci o mille,
non potranno lenire,
la stretta del mio cuore.
Perchè di te non ho amato
solo il corpo suntuoso,
o gli occhi, il viso, la voce
e i tuoi vivi capelli.
Ma quel che ho visto in te
è un essere di luce,
amato ed inesorabile,
padrone del mio destino.
Così serbo un gioiello,
piccolo ma splendente,
celato dentro al cuore,
da offrirti se ti vedrò.
È indifferente al tempo,
forgiato dal dolore,
immune al tuo rancore,
ed è il mio amor per te.