Mentre tutti stappano spumante
E ballano nel trenino di rito
Mi ritaglio un attimo di intimità
Ed esprimo il desiderio per l’anno che verrà
Quand’ero piccolo i desideri erano elementari,
sogni facili da realizzare
È già da qualche anno che ho deciso di alzare la posta
E chiedo sempre soltanto di essere felice.
Perché è così difficile da far avverare
Questo sogno di mezzo Inverno?
Dove ti devi arrampicare, quale montagna devi scalare
Per cogliere il fiore raro della felicità?
Dov’è la terra fertile dove germogliano speranze
L’Olimpo leggendario dove l’intuizione di un istante
Diventa coscienza di una vita?
E intanto il tempo passa gentilmente
E ti sfiora con il tocco lieve di una sottana
Di una donna sfuggevole e puttana
E diventi uomo piano piano
E te ne accorgi in un momento solo
E cambia il taglio dei capelli, cambia la musica,
La moda, le ambizioni e le paure
Solo lo sguardo è sempre quello, rimane sempre uguale.
Nel dolore e nella gioia, nel riso e nel pianto
La luce si riflette nei tuoi occhi sgranati
E va veloce, molto più di te
E in un attimo è già nel futuro.
Mentre tu rimani nel presente con le mani in mano
E non ti resta altro che guardare lontano.