Li senti?!
Questo è il richiamo dei grilli, gracidano ogni volta che chiedono conforto, qualcuno che risponda al loro gracidare...
Il tintinnio di lucciole ti fa paura? o forse è il riflesso di te stesso che ti fa paura, quello che scorgevi limpido, candido, nei passati recenti.
Quegli attimi che, lo avresti giurato, non dovevano divenire una paura perduta, nè lacrime disperse nell'oceano della tua solitudine.
Quegli attimi che ancora risenti ti chiamano, ti sfiorano, come una brezza leggera che ti fa pieno di vita forse pieno di vivere. Sei contento, trovi il tuo posto.
ed eccolo!!
Ancora risenti il tintinnio di lucciole al vento, quello schiaffo di sole che ti rischiarava il viso, quando te e la terra dividevate lo stesso infinito.
Quell'infinito che ti ritrovi a sognare, non nei sogni ma ad occhi aperti, quando tutti i peli del braccio sono grezzi dal freddo; e ti trovi a tu per tu con una foglia d'autunno...
Piena anchessa, non di vita ma piena. Piena di linee verticali ed oblique, ed entrambe vanno verso l'alto, quell'alto che tu hai sempre visto ma mai toccato.
Vanno in alto come le bollicine della birra, come le montagne, come i tuoi pensieri. Che cadono infradiciandosi con la pioggia che picchia incessante su di te.
E stai lì fermo, a contemplare il granello di sogno rimasto sul palmo della tua mano, ultima speranza, non ancora bagnata dalle sponde del mare!