Corri,
corri sulla piccola spiaggia
povero uomo disperato,
corri in mezzo alla pioggia,
con la flebile speranza
che l'acqua possa pulire
la tua veste di dolore.
Corri e pensi,
pensi al tuo povero figlio
che ha commesso un terribile sbaglio,
affogando le sue speranze
in quelle terribili sostanze.
Cercava la vita;
ma altra la sua sorte:
lo ha accolto la morte.
Lui voleva qualcuno vicino,
ma tu eri troppo lontano;
e non c'è sostanza al mondo
che soddisfi questo bisogno,
il bisogno di sentirsi uomo
di fronte a chi
ti considera uno scemo,
che ha vergogna di parlare,
ed ha paura di amare...
Corri,
corri nella notte,
guarda il mare agitato,
come te,
povero uomo disperato.
Guarda il mare in tempesta,
mentre orribili voci
assillano la tua testa:
indicano uno scampo,
ma non ascoltarle,
non è ancora finito il tuo tempo.
Non è questa la soluzione
per placar la disperazione.
Pensa a chi ha pianto
perchè ha provato
il tuo stesso rimpianto;
non puoi lasciarla sola
in balìa della sera.
Eccola;
guardala, povero uomo disperato,
guardala venirti incontro,
mentre provi qualcosa dentro:
si schiarisce il cielo,
non sei più solo.
Cessa la pioggia
dentro te
e sulla piccola spiaggia.
Guarda quella donna,
povero uomo disperato,
è stata lei che ti ha salvato.