Le mani non tremano,
gli occhi non guardano altrove,
l'ansia sola e messa in disparte.
I pensieri raccolti in fila,
animati e felici per quei visi miti.
I passi sono dei compagni in armi,
quelle sostituite da parole in libertà.
Le voci sono finalmente volti,
ieri solo immaginati,
ora divenuti foto di oggi,
ricordi futuri.
Le riflessioni si colgono,
si commentano,
si digeriscono con il vino.
Quel tavolo ci ha reso uniti,
quelle speranze ci hanno reso simili,
quelle promesse ci hanno reso forti,
quell'essere stato forse ci farà rincontrare.
A tutti noi e a quella voce pungente fuori dal coro.