Ora sei nuova e forte,
cavalchi la tigre dei tuoi giorni;
ti muovi leggera, scivoli via,
e lasci il fantasma di un sorriso.
Ora sei nuova e splendi,
fiera, sollevi il mento,
turbini e lasci dietro te,
polvere d’oro e sguardi.
Ora sei nuova e vivi,
divori i tuoi anni migliori,
respiri il profumo della vita,
e fai trattenere il fiato.
Ora sei nuova e bella,
sei donna e madre.
Sei la rosa e il suo nome,
la verità perduta.
Ora sei nuova e lo sai,
e tu nuova ti senti.
Come glicine in fiore rinata,
come solo le donne sanno rinascere.
Ora sei nuova e lo so,
perché nuova ti ho fatto,
perché ti ho amato e plasmato
affinché tu nuova fossi.
E conosco quell’ombra
che ti oscura i sorrisi;
il passato che passa negli occhi,
e ti strappa una lacrima.
Io ti ho fatto farfalla,
dalle ali splendenti,
e coi piedi nel fango,
son rimasto a mirarti.
Tu sei nuova e io no,
son rimasto lo stesso;
non ho avuto il coraggio
di volar via con te.