Le vedi di mattina, preoccupate,
nel pullman, lavatissime, profumatissime;
coi quaderni degli appunti
stretti fra le mani,
gli occhi che corrono alle righe
perché la memoria falla;
le vedi in queste mattine
di fine anno scolastico,
preoccupatissime e bellissime,
con gli occhi stanchi,
le borse dell’insonnia, perfino,
e parlano a scatti con le compagne
-Chi si offre in fisica?-
-E quella str… di matematica
ci farà fare un altro compito?-
Una diceva-Se mi bocciano
papà mi ammazza,
ma io lo fotto,
me ne scappo di casa-