Vorrei trovarmi sull'appennino colorato
e ripercorrere d'un fiato la vita spesa.
Afferrare le stagioni consumate
negli anni remoti della giovinezza.
Quand'eri al mio fianco con la bambola di pezza.
O quando la pioggia copiosa
batteva sull'erba e saliva l'odore del muschio,
e il profumo selvaggio delle querce ridenti
ci abbracciava, e noi fermi
al passaggio del treno nel suo fischio.
E io sentivo i capelli bagnati negli occhi
e il tuo cuore stretto al mio per la paura dei lampi.
Vorrei trovarmi adesso al tuo fianco
in quella strada provinciale coi capelli nel vento,
quando lasciammo le bici sull'erba
e corremmo felici nei campi.
Poi hai voluto una vita senza di me
nei tuoi compleanni.
E ti sei persa in un tempo sbagliato
pieno d'inganni.
Non potevo tenerti bambina con gli occhi di sole,
non volevi sognare, ma prendere il volo.
E rivedo allora il mare e i suoi contrasti,
quel pomeriggio di sole dove tu spettinata,
vestita di fiori, raccoglievi conchiglie
in un pezzo di mare.
Adesso sarai grande,
ma conservo quel tempo profumato.
La risacca mi fece capire che non saresti tornata.
Così ti lasciai libera di seguire i tuoi sogni.
E mentre mi abbracciavi e mi baciavi con la bocca di sale,
ti dissi: lasciami così,
a rubare ancora la luce del sole.