Mio caro amico ha quattro zampe,
mentre da solo passeggio lungo questo viale
mi ricordo di tè e dei nostri anni trascorsi insieme,
tra tante gioie e poche pene.
Ma il ricordo di quel giorno,
che davanti ha me scodinzolavi felice,
quando un imbecille con l'automobile
uscì veloce dal suo giardino,
segnando così il tuo destino.
Lui si fermò, ti guardò
e poi subito se ne andò.
Io ti corsi vicino,
ti presi tra le braccia
e subito ti portai dal medico più vicino,
ma triste fu il suo responso.
Per non farti più soffrire lui ti deve far morire.
Mentre preparava la mistura infernale
tu mi guardasti come per dirmi:
“Che fai!”
Io voglio vivere e non morire, questo tu lo sai.”
Quando fu pronta la puntura mortale,
con le lacrime agli occhi,
per non vedere, in giardino andai,
così come un cretino,
solo,
ti lasciai al tuo destino.
Poi ti presi e ti portai a dimora,
sotto il grande pino, dove io giocavo da bambino,
e per non dimenticare dove stai
un bocciolo di rosa vi posai.
Ma oggi forse per ricordarmi il tuo grande amore,
in quel posto è nato un fiore.
Quando lo guardo mi ricordo di te,
ed una grande tristezza entra in me.
Ma certamente tu lo sai,
io non ti dimenticherò mai.
Ciao Ringo, amico mio, ciao