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attimo di perdizione
Sorpresa volta’ l ricco raptus,
verdetto levato, e sì subito il
rapido fante brama la carne.
Grido atroce, bagliore scuro
Perversa ironia ha la lama
Sovente crepuscola l’ incubo
E cede nel petto straziato
mentre Vacilla l’ ultima luce
nella sua solenne maschera.
Saluto pudico della mano di chi viene trovato
Morte e dolore la brama per gli amici,
salute e gioia alle stesse a compenso
fosca volontà d’ intento nel trastullo perverso
la voce trema ma non voca le parti a confronto
l’ immagine corrotta dalla nube del sogno risana
e lesta la luce mette a nudo la pelle non più morta
non più rotta da vermi e squarci,
lunge la morte da sì vive bestie.
L’ occhio annoiato dell’ amore
scorge il periglio che la bruma
fosca dissennatrice dei morti pensieri
cela nell’ invito al dolce letto,
ma’ l dannato tormento conforme
alla voluttuosa tentazione nata
raspa e inciampa nella terra dei padri
e nel fischio muto di panico, rompe
vezzeggia e rinnega l’ intento
doma la fiera scalciante che freme
implora d’ essere una nota al cantore
che intesse le fila delle vite insieme
ma già la furia e primitivi piaceri
di sangue pinti racconta la strofa
violenza lasciva introduce la spira
che già le fila del poeta stringono.
Notte morta, notte che fa male
Notte che non contiene l’ inezia
La raffinata melodia che moti convulsi
Fanno uscire, forti e coraggiosi
Nella Trenodia infernale che rapisce i senni
E calma le bestie, addormenta gli uomini
E nella dolcezza della pace che sarà voca
Le idee in fuga a congiungersi perché la nota
Suono utopico del nero bardo sognante
Ridesti dalla veglia al torpore primitivo
Con forza l’ ingente e contingente bisogno
Di Amare la musica che sgorga dal sorgivo
Canzoniere carnale.
Silenzio, tutto è pace,
silenzio, tutto è Fame
l’ odore colpisce, ridesta l’ appetito
e nuova vita li coglie anche se vola
lo spirito del flauto che incanta,
incantato da chi l’ ascolta, s’ eleva
scappa dai fori che la grigia paura
nel silenzio, della scheletrica luce
produce a coprire la litania gloriosa
pervadente il corpo ed elevante l’ anima
macchiate del rosso sangue
che la notte contamina
con la purezza e l’ innocenza ingenue
ignoranti della gloria che la vita
morte alla morte vita alla morte
concede per ogni giusto che muore
per giustizia
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