Romboide, a guisa di forca,
strappi e rastrelli i barlumi
dell'incandescente mia ragione.
Posi su uno sterpo, a grumi
l'alabastro del mio spirito d'orca.
D'un tratto t'allontani
e porti via con te
l'anima mia, negletta, frustrata.
Chissà dove
Chissà in qual angolo scorbutico
dell'infausta balaustrata.
Non ritornerai finché
la selva germoglierà magnolie,
il fuoco incendierà l'oblio!