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mio cielo

Per voi, cultori del mio nome,
sorgerà il sole di giustizia
(Mal 3, 20a)


Segno profetico di giustizia e di pace,
il Figlio dell’Uomo, entra nel mondo
per svelare la verità su Dio,
dimenticata dalla storia.

Ogni uomo cerca con desiderio
la verità su se stesso, ma
un velo nasconde ai suoi occhi
la primordiale vocazione alla vita.

Non vedendo la luce, il figlio di Adamo
si nasconde davanti a Dio che chiama:
non riesce più a riconoscersi come figlio
perché maledettamente mortale.

Ognuno perciò fa il suo cielo
con le sue mani operose,
ma non punta troppo in alto,
per volare, libero, verso l’eternità.

È costretto al sacrificio, se vuole
allungare di poco la sua vita;
deve difendersi dalla morte
per non rimanere vittima dell’oblio.

Non resta pietra su pietra
di una società senza basi di bene:
cadono vittime innocenti,
i piccoli e gli indifesi.

Amici? Uno su mille, ma non basta.
Il lavoro soffre della maledizione antica
e il sudore è strappato con forza
dalla fronte dei poveri oppressi.

Gesù, uomo, entra nel mondo per liberare
il nostro cuore dall’iniquità:
non è profeta di sventure, ma, amante
della vita, perché strappa il velo della morte.

Incomincia a rimuovere le pietre
e ricostruisce una nuova casa
con i resti dimenticati sotto la montagna
di macerie, lasciati dai predatori vandalici.

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2 commenti:

  • silvana capelli il 09/08/2012 16:45
    Onore e laudo per questa meravigliosa poetica storia dell'uomo mortale.
    Gioisci uomo, il Regno di DIO verrà, non tarderà!
    Grazie per questa tua tanto onorata poesia a DIO!
    Un saluto cordiale, una lode a DIO:
  • Annamaria Ribuk il 11/06/2008 13:47
    ... se solo credi nell'invisibile... se hai fede!!!!!! Bella! Ann

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