Strani silenzi avvolgono i miei cupi pensieri
assopiti nel rigore di un inverno a cui a cui appartengo
ormai da molte primavere.
Non serve un chiaro sole a riflettere velate illusioni,
non serve il dolce sorriso di un ricordo
a sbaragliare le mie selvagge inquietudini.
Se solo provassi amore per la mia vita maledetta,
se solo imparassi a credere nella forza delle mie illusioni.
Non vi è luce in questo universo vasto e silenzioso,
solo il lento declino di una vita mai vissuta,
solo la rigida regola di questo inverno senza fine
che strappa le pagine di un diario vuoto,
bianco come questa candida neve
che ricopre pietosamente questa inutile verità.