Solo il ricordo
focoso e fremente
di te sorgente
d’estasi divina
e dei tuoi occhi
chiusi come scrigni
su gemme che più belle
Il mondo ignora.
Stelle perenni
che mai cielo vide
qual vento che dispensa la sua luce
e a tratti il luccichio
l’homo l’acceca.
Serbo nel cuore indegno
dei tesori
in te racchiusi
in seno alla tua alma
pur così dolce e candida compagna
s’interroga la mente col sorriso.
Se gioia presto t’assale
alle tenere gote
e lieve un rossore
dal lungi in viso traspare
e subito fa fremere d’avere
la bramosia del tocco de l’amato
e sai che se ti sfioro quelle gote
più forte e grando amore non esiste
che sia mai stato o poi, nel cielo intero.