Laura entra nella stanza
il suo passo suadente di velluto porta con se
un raggio di sole illuminando la penombra.
Isuoi capelli cangianti sono come onde del mare
con dolcezza sposta quel ricciolo ribelle che le cade sugli occhi.
Il suo sorriso accattivante irradia di luce lo sguardo.
Si siede accanto a me
davanti al gran visir,
ansie e timori svaniscono d'incanto,
poi si alza decisa,
le sue movenze sono quelle di pantera,
cauta ma scattante
mi fa strada verso l'atrio,
discorsi seri si trasformano diventando risa
echeggiando nell'aria come leggere farfalle.
I suoi occhi mi scrutano studiandomi,
i miei scrutano i suoi,
tanta voglia di vivere in quegli occhi di gatta,
profondi e vispi,
ma quanto rammarico e sofferenza in quell'intensità
La sua mano piccola, affusolata denota doti di musicista-pittrice.
La stretta è forte, decisa.
Tu donna di altri tempi
ninfea di bosco
regina del tuo tempo
benvunuta nel regno delle fate.